mercoledì 17 aprile 2013

Viaggi nel tempo e presentismo


Ciao a Tutt*,
vi espongo qualche mio dubbio relativamente ai viaggi temporali e alle teorie dinamiche del tempo.

Se i presentisti ammettessero i viaggi nel tempo, cosa succederebbe? Secondo me, se il Presentismo (o in generale una teoria dinamica del tempo) ammettesse la possibilità dei viaggi temporali si creerebbe un'ambiguità nella distinzione tra presente, passato e futuro; se noi suddividiamo gli eventi in eventi passati, presenti e futuri, come considerare gli eventi di un viaggiatore nel tempo? Dovremmo considerarli passati, ma anche presenti. Certamente possiamo dire che sono passati relativamente al tempo esterno, ma non possiamo dire la stessa cosa riguardo al viaggiatore temporale: per lui,  affinché viaggi veramente nel tempo (mettiamo nel passato), quegli eventi lì devono essere sia presenti che passati.
Per avere un viaggio nel tempo, è necessario, innanzitutto, poter riconoscere determinati eventi come passati e/o futuri, ma questo non può accadere con il Presentismo: se tutto ciò che c'è è ciò che è presente, allora il presentista non potrebbe affermare di essere tornato indietro nel tempo, ma semplicemente che il presente è "strano" rispetto alla normalità. Mettiamo che Gianni, presentista, si trovi davanti a dei dinosauri: non affermerebbe di essere tornato indietro nel tempo (perché semplicemente non esiste), ma che nel presente, ci sono i dinosauri (anche se l'evento sembra poco plausibile).
Come si possono risolvere queste ambiguità?

Alice Tinon

1 commento:

  1. Mi sembra ci siano due argomenti per due conclusioni distinte nel tuo post. La prima conclusione è che se un teorico A ammette i viaggi nel tempo deve avere una nozione ambigua di "presente", "passato" e "futuro", ossia deve ammettere che queste espressioni hanno significati diversi in contesti diversi. Penso ci sia un buon argomento per questa conclusione, ed ha a che fare con ciò che verrà discusso nel prossimo incontro. Il secondo argomento, se non sbaglio, è che questa ambiguità è problematica se non contraddittoria. Mi sembra che questo secondo argomento al massimo prova che il teorico A (e in particolare il presentista) debba dirci qualcosa di più su come intende le relazioni fra gli eventi "partenza" e gli eventi "arrivo" in una situazione di viaggio nel tempo. Non mi è chiaro da quel che dici come segue che questo qualcosa in più sia problematico, o sia un costo aggiuntivo che il presentista deve pagare, ma se hai in mente un argomento con questa conclusione, discutiamone - potrebbe essere interessante.

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